Il massaggio thai e la meditazione: queste sono due delle attività più famose della Thailandia alle quali i viaggiatori desiderano avvicinarsi durante la loro vacanza. Se è allora irrinunciabile sottoporsi ad un paio di ore di trattamenti sotto le mani esperti dei massaggiatori locali, è altrettanto irrinunciabile conoscere questa tecnica di rilassamento mentale.
La meditazione in Thailandia è una pratica molto conosciuta ed esercitata per ragioni spirituali, filosofiche o religiose ma in generale per raggiungere un benessere interiore che migliori la psiche e quindi il corpo. Per questo molti monasteri accettano stranieri e turisti che desiderano scoprirla anche se per il breve tempo di un viaggio. Ce ne sono anzi alcuni che sono dedicati per lo più ai viaggiatori all’interno dei quali lavorano monaci che tengono sedute in inglese. Chi non conosce per niente questa pratica può allora rivolgersi al Wat Suan Mokkh o al Wat Khao Tham, due monasteri dove maestri occidentali di meditazione sapranno come farvi apprendere le basi.
Due le tecniche di meditazione: la Vipassana e la Samatha. La prima è quella più praticata soprattutto da chi visita la Thailandia per la prima volta ed è solo curioso: consiste nella concentrazione sulle sensazioni fisiche interiori (il termine stesso vuol dire infatti “vedere chiaro, in profondità”); la seconda punta invece molto di più sulla concentrazione e sulla capacità di rilassare la mente.
Se volete praticare questa sorta di "ritiro spirituale" in maniera più concreta preparatevi allora a giorni molto intensi e ad un’esperienza indimenticabile all’interno di monasteri meravigliosi. Al loro interno uomini e donne vengono separati e in alcuni vige anche l’obbligo del silenzio. Anche per quanto riguarda l’abbigliamento dovete tener conto delle regole osservate visto che in alcuni è necessario ad esempio vestirsi di bianco. Qualora decidiate di effettuare uno di questi ritiri più lunghi sappiate che non potrete lasciare il monastero se non per motivi seri e non vi sarà permesso né leggere né scrivere.
La sveglia in questi monasteri suona alle 4 e prevede una serie di ore di meditazione di gruppo seguite da momenti di riflessione personale. Per coprire le spese di vitto e alloggio vi verrà richiesta una somma minima intorno ai 150 bath ma in ogni caso vi conviene chiedere al monastero che avete scelto. Una volta dentro dovrete rispettare gli 8 precetti buddisti: non uccidere, non rubare, non praticare sesso, non utilizzare un linguaggio volgare, non consumare alcol, tabacco o droghe, non mangiare dopo mezzogiorno e fino all’alba seguente, non praticare attività ludiche come ballare e cantare né indossare gioielli e infine non dormire su letti alti o troppo grandi.
Se in Thailandia volete vivere un viaggio diverso provate allora questa esperienza.
Un nome? Il Dhammasukkhasatan International Vipassana Meditation Center di Bangkok: potete iniziare il ritiro, che si svolge in inglese, in qualsiasi giorno.