La storia della Thailandia inizia circa quarantamila anni fa quando alcune popolazioni di cacciatori iniziarono ad insediarsi per trasformarsi pian piano in tribù di agricoltori.
A riprova di ciò è stato ritrovato vasellame risalente al 6.800 a.C. I primi abitanti di quello che è stato conosciuto come Siam furono i mon, genti di lingua austro-asiatica dalla quale nacque la civiltà Dvaravati. Civiltà che seguiva gli insegnamenti del buddhismo Theravada, ebbe il suo momento di massimo splendore intorno al VI – IX secolo d.C. Accanto ad essi anche un altro gruppo tribale abitava questi luoghi, i khmer, che da qui espansero il loro dominio su gran parte dell’Indocina.
Con l’arrivo dei khmer diventa una storia di dominio dal quale il popolo si iniziò a liberarsi soltanto intorno al 1238 quando Khun Bang Klang Thao formò un regno a Sukhothai: si tratta del primo regno thai al quale succedette il regno di Ayutthaya nel XIV secolo. È invece a Ramathibodi, uno dei più famosi monarchi, che si deve l’introduzione del buddhismo Theravada come religione ufficiale del regno, religione che ancora oggi ha un’influenza piuttosto forte sulla vita di ogni cittadino. A metà del 1700 ad esempio, il buddhismo thai era divenuto talmente influente che lo Sri Lanka chiese aiuto a questo popolo per dare nuovo assetto ai suoi ordini monastici.
Un altro filo conduttore è la monarchia, nodo centrale che riuscì a mantenere il popolo unito ed indipendente anche durante il XIX secolo, momento in cui tutti i paesi del sud-est asiatico subirono la colonizzazione europea. La monarchia assoluta cessò di esistere nel 1932, anno del colpo di stato con il quale iniziò il periodo costituzionale thailandese e venne instaurata una dittatura militare. Da qui in poi per l’antico Siam si è inaugurato un continuo periodo di instabilità politica che ha visto colpi di stato, periodi di legge marziale e quindici costituzioni differenti da allora e fino al 2008.
Nel 1991 un ulteriore colpo di stato che ha visto la formazione di un Consiglio Nazionale per il mantenimento dell’ordine capeggiato dal generale Suchinda Kraprayoon che però solamente dopo un anno, venne costretto ad indire elezioni libere.
La Thailandia "attuale" vede una serie di governi instabili a partire da quello di Thaksin Shinawatra, primo ministro tra i più criticati per via dei suoi conflitti di interessi. A lui è seguito il governo di Abhisit Vejjajiva, segretario del Partito Democratico Thailandia. Nel 2010 la popolazione iniziò però a manifestare per chiedere le sue dimissioni e i tafferugli vennero bloccati con la forza.