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Siam, l’antica Thailandia

Il Regno del Siam, ufficialmente fondato nel 1350, rimase tale fino al 1939 quando prese il nome di Regno di Thailandia. Questo paese é passato dall’essere “il regno degli uomini scuri” al “regno degli uomini liberi“.

Regno del Siam

Intraprendere un viaggio nel Siam significa tornare indietro nel tempo, nell’antichità, in un’avventura alla scoperta delle radici dell’odierna Thailandia.

Rivivere la storia antica di questa nazione attraverso le sue capitali e i suoi tesori storici, artistici e religiosi.

La prima capitale dell’antico Regno, Sukhothai, il cui nome significa “l’alba della gioia“, fondata nel 1238, é oggi una moderna città del nord della Thailandia, costruita a pochi chilometri dalle rovine della sua antenata.

Il Parco Storico, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospita edifici e templi buddhisti in mattone e legno, solo in parte dissotterrati, che rappresentano autentici gioielli del primissimo stile thai.

Tra questi il maestoso Wat Mahathat, nella Thailandia centrale, da scoprire mentre giratte per il Parco a piedi o in bicicletta.

Continuando si fa tappa al Parco Storico di Si Satchanlai, città satellite durante il periodo di Sukhothai e famosa per la sua produzione di ceramiche, dove spiccano le rovine del tempio Wat Chedi Chet Thaeo e di un magnifico Buddha Seduto.

La seconda meta alla scoperta del Regno del Siam é la città di Ayutthaya, che ne fu la potente capitale dal 1350 per circa 400 anni durante i quali la cultura e l’architettura thai raggiunsero il loro massimo splendore.

Dell’antica grandezza di Ayutthaya sono testimonianza gli edifici reali e i templi buddhisti sopravvissuti all’opera distruttiva avvenuta nel 1767, tra i quali:

  • Wat Phra Sri Sanphet, l’antico tempio reale con i suoi numerosi chedi, é il piu’ bello della città;
  • il Wat Phanan Choeng, dimora di una delle piu’ grandi statue di Buddha esistenti;
  • il Wat Ratchaburana nella cui cripta, visitabile e ricchissima di pitture murali, fu rivenuta un’enormità di immagini votive in oro, ora conservate, come molti tesori dissotterrati ad Ayutthaya, nel museo Chao Sam Phraya.

Una riproduzione dello splendido Palazzo Reale Sanphet Prasat, raso al suolo dai Birmani, é visibile in seno alla Ancient City di Bangkok.

Necessario fare una tappa a Thonburi, dove, dopo la distruzione di Ayutthaya, fu spostata la capitale dell’antica Thailandia costruita sulla riva destra del fiume Chao Phraya, di fronte all’allora villaggio di Bangkok.

Qui é d’obbligo un giro tra i numerosissimi khlongs, i canali, sul fiume Chao Phraya, che conferiscono a Bangkok il titolo di “Venezia dell’Est“, con i tipici mercati galleggianti.

Il vero gioello di Thonburi é il Wat Arun, il “tempio dell’alba”, uno dei piu’ belli della capitale, con il suo prang ricoperto di porcellane.

Questo itinerario termina a Bangkok, fulcro del Regno dal 1782.

In quell’anno, il re Rama I decise di spostare la capitale da Thonburi all’altra riva del Chao Phraya, sull’isola di Ko Ratanakosin. Qui iniziò il magnifico Palazzo Reale di Bangkok, che ospita fra le sue mura splendidi esempi di architettura thai tra cui il piu’ spettacolare é il complesso templare Wat Phra Kaeo, dimora del Buddha di Smeraldo, il piu’ venerato della Thailandia.

Nello stesso quartiere troviamo anche il simbolo spirituale di Bangkok, il Lak Meuang, monumento in legno eretto al momento dell’elezione della città a capitale, e il celebre tempio Wat Pho col suo Buddha Sdraiato.

 

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